Plutone, insieme a Urano e Nettuno, è un pianeta transpersonale e ciò significa che, impiegando molto più tempo a transitare in ogni segno zodiacale (dai 12 ai 20 anni circa), ha un impatto diverso rispetto ai pianeti personali, o veloci, come ad esempio Venere e Marte. I pianeti transpersonali, infatti, riguardano intere generazioni e rappresentano una forte spinta al cambiamento ma in che direzione andrà questo cambiamento collettivo ce lo dirà il segno zodiacale che ospita ognuno di loro. Sul piano personale anche Plutone, Urano e Nettuno sono influenti - soprattutto se in relazione a Sole, Luna, Venere, Marte - e la casa in cui si posizionano ci dirà di più rispetto a dove investiamo la loro energia, in quale luogo esperienziale. Le persone nate tra Novembre 1983 e Novembre 1995 sono della generazione di Plutone in Scorpione, di Urano e Nettuno in Capricorno. Prima di addentarci nella generazione di Plutone in Scorpione, è importante fare una premessa su questo pianeta controverso, poiché per come ci è stato narrato sin qui riguarderebbe la morte, il potere, il protagonismo, l’occulto, le dipendenze, la menzogna, la perdita. Queste sono solo parole e non rappresentano in alcun modo la complessità del pianeta, soprattutto nel suo segno complice ovvero lo Scorpione.

Plutone, infatti, è il pianeta della distruzione creativa, rivela ciò che si trova dietro l’apparenza e suggerisce di vivere la notte oscura per comprendere come nasce la luce del giorno, inoltre raggiunge le nostre profondità insondabili per poter guardare la realtà da un’altra prospettiva. Questo pianeta permette di conoscerci a fondo attraverso un processo di eliminazione di chi e cosa non siamo. Sicuramente è rischioso entrare nel nostro profondo e scovare tutte le verità nascoste, quelle che fino ad ora sono state oscurate da quella fitta patina dell’apparenza, e quindi anche da ciò che abbiamo ereditato, ma è un rischio che si deve correre per poterci riappropriare della nostra potenza. E per farlo, Plutone dà molto spazio all’istinto visto che solo mediante quella forte spinta interna possiamo comprendere se stiamo davvero seguendo chi siamo o se invece stiamo soltanto seguendo ciò che abbiamo imparato a essere. In entrambi i casi comunque si sperimenta ‘la perdita’, perché restare sulla nostra asse personale significa dover rinunciare a delle convinzioni, spesso granitiche, che abbiamo ereditato e che abbiamo incorporato talmente tanto da essersi trasformate in un’autonarrazione che non ci rappresenta effettivamente. Molto ha a che fare con l’immagine che vogliamo dare di noi all’esterno, dato che è quella che abbiamo imparato a recitare per non sentire disagio, dunque per mascherarlo, e per non sentire il peso del giudizio; ecco perché Plutone generalmente viene considerato anche come una ‘ maschera’.

Talvolta le persone con un Plutone forte nel tema natale, perché in relazione ai pianeti personali o nelle case plutoniche (I,III,VIII), hanno imparato a dire bugie per non ricevere rimproveri dal sistema e dalle istituzioni che ne sorreggono la struttura (come ad esempio la famiglia), oppure utilizzano l’eccesso di protagonismo perché non sanno chiedere attenzioni in altro modo, o ancora tendono a sfuggire al confronto poiché loro stesse faticano a ‘smascherarsi’ - queste in particolare, infatti, sono molto più capaci di ‘smascherare’ i comportamenti altrui. Ci sono tanti modi di vivere e agire il potenziale di Plutone ma l’astrologia non è moralista, non giudica e non mette al patibolo neanche le persone plutoniche che non hanno ben capito come utilizzare questa forte spinta interna, semmai cerca di dare loro una prospettiva diversa da cui guardarsi e guardare ciò che hanno intorno. Ogni persona ha sperimentato almeno una volta la perdita, la morte, l’eccesso, il protagonismo, la dipendenza, la paura, il rischio, la menzogna, l’abisso e tutto quanto è stato detto su Plutone ma il fatto è che non è Plutone in sé, quanto la vita stessa, pertanto ciò che fa questo pianeta è aiutare a comprendere che la trasformazione radicale fa parte di ciò che chiamiamo ‘vita’. Non è un caso che questo pianeta si trovi in un segno dove il Sole è in esaltazione (Ariete) e in trasparenza (Scorpione) e si trovi proprio accanto a Marte (Scorpione e Ariete) e a Mercurio (Gemelli e Scorpione).

Nella simbologia di Plutone c’è anche l’eccesso di controllo che porta alla perdita di controllo, c’è il raggiro che tentiamo con le altre persone o che loro tentano con noi ma Plutone non è punitivo, è come usiamo il suo potenziale che può esserlo. Plutone è come l’Athame, il coltello-pugnale che caratterizza i rituali neopagani, in particolare della Wicca, va maneggiato con cura e rispetto, non deve essere mai usato per colpire la carne o estrarre sangue, altrimenti perde valore e va eliminato, nessun può usarlo più. Plutone è come l’Athame perché non si mostra in pubblico, si conserva nell’oscurità. L'energia di Plutone, infatti, può essere sottile ma il suo impatto è molto forte, quindi bisogna conoscerlo da vicino e non averne paura ma accoglierlo perché la rigenerazione è ciò che stimola la curiosità e la creatività.

Plutone dice "fuori il vecchio, dentro il nuovo"

Una cosa fondamentale nella lettura astrologica è tenere in considerazione il contesto sociale e culturale in cui si formano le persone, infatti i pianeti generazionali come Plutone testimoniano che non si può prescindere da analisi, decostruzione e costruzione neanche quando la lettura è quella del tema natale (o grafico di nascita). La generazione di Plutone in Scorpione riguarda le persone nate tra Novembre 1983 e Novembre 1995, ovvero quelle che hanno compreso quanto il potere possa essere distruttivo e pertanto sentono il bisogno di abbattere i muri, di non essere radicate in niente di ciò che hanno appreso, di rompere con la norma. Plutone a livello generazionale, a prescindere dal segno, provoca in ogni persona il bisogno di crescere, cambiare, andare avanti e se questo bisogno viene trasformato in forza collettiva, alcuni cambiamenti si rendono ancor più praticabili e danno un grande contribuito alla continua evoluzione. Quando parliamo di Plutone dobbiamo partire dal fatto che agisce radicalmente e che la sua tendenza al tutto o niente si traduce in un’accettazione o in un rifiuto del potere e delle sue dinamiche, nel caso di questo pianeta nel segno dello Scorpione come rappresentativo di una generazione (Millenial), si tratta di un mondo ereditato che è crollato e che porta il peso dei debiti della generazione precedente, per cui l’istinto è quello di scagliarsi contro un sistema che ha tolto tanto in termini di potenzialità alle persone.

La generazione Millennial con Plutone in Scorpione è cresciuta con la sfiducia, il timore, l’insicurezza e la grande sensibilità, per cui ha sviluppato molto di più il senso di abbandono e il desiderio di protezione, di cura e nutrimento a livello interiore, profondo. Nel 1993 Urano e Nettuno erano esattamente a 18-19° in Capricorno, in aspetto di congiunzione quindi, e le persone nate in quell’anno sono caratterizzate da una grande inventiva e concretezza, la loro visione va oltre ciò che è stato anche per la questione ambientale e i loro progetti di vita sono guidati da una fervida immaginazione che ha portato anche all’utilizzo di app per incontri e per fare comunità. Un altro aspetto da considerare per le persone nate sotto l’influsso di questa congiunzione è la capacità di impegnarsi molto per raggiungere gli obiettivi, il tempo è dilatato e coltivano la pazienza. In generale, la generazione di Plutone in Scorpione è molto sensibile all’ambiente, emotivamente intensa, cerca la rigenerazione spirituale e per raggiungerla toglie di mezzo tutti gli ostacoli che si presentano, entra in conflitto con la generazione precedente che considera le persone 1983/1995 ‘problematiche’ e ‘conflittuali’, proprio per questa reazione radicale di rottura rispetto all’ecosistema culturale che hanno ereditato. Il fatto che Plutone trascorra metà del suo tempo in retrogradazione, producendo così una dinamica generale di attrazione/repulsione all'interno di ogni generazione che circonda le questioni centrali del segno in cui sosta, ci dice chiaramente che le generazioni di Plutone (tutte) vivono contraddizioni all’interno del proprio assetto socio-culturale. Quindi, come verranno elaborate queste contraddizioni e come verranno trasformate nel personale e nel collettivo lo si vedrà quando le persone di Plutone si svilupperanno durante il loro ciclo di vita, soprattutto nel passaggio dalla giovane età a quella più adulta.

La generazione di Plutone in Vergine (1956-1972) è passata alla generazione di Plutone in Bilancia (1972-1983) e poi a quella dello Scorpione (1983-1995). La Bilancia ha portato un orientamento sociale del Sé e lo Scorpione lo ha portato in profondità, oltre le dinamiche binarie di relazione della Bilancia, ovvero nella riprogettazione delle relazioni, quindi il poliamore, la coppia aperta e altre forme non monogame di vivere i rapporti di qualsiasi tipo. Infatti le persone della generazione di Plutone in Scorpione che ora hanno 20 anni e più sono quelle che sui social parlano di consenso, di cura e rispetto reciproco e che nella vita rendono praticabile questa visione più consapevole delle relazioni. La forza combinata di queste due generazioni socialmente orientate, dunque, ha portato a una consapevolezza maggiore e il desiderio di uguaglianza della Bilancia con il desiderio dello Scorpione di rompere con quanto hanno ricevuto come educazione sentimentale e sessuale e di riportare la questione dei sessi su un piano di decostruzione.

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